Roma la città dei migranti: tre generazioni, un racconto

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ROMA. CASA DEL CINEMA. 20 - 24 settembre 2016

Il workshop, tenuto da Paolo Martino e Matteo Cusato, si pone come obiettivo quello di cercare una nuova forma di narrazione delle migrazioni.

Dopo un primo giorno introduttivo e conoscitivo si formeranno delle piccole troupe che sperimenteranno e realizzeranno le diverse fasi produttive del lavoro cinematografico.

A Roma – città mondo, sacra e profana, antica ed eterna come antico e inesauribile è il fenomeno migratorio – il workshop assume consapevolmente come focus alcuni precisi dati di contesto sociale e antropologico. Tor Pignattara, Piazza Vittorio, Termini, Ostiense, sono alcuni dei grandi bacini d’insediamento che verranno esplorati, alla scoperta di quel particolare equilibrio autonomo che si è creato all’interno. 

Da questa premessa, si indagherà sulle diverse generazioni dei migranti, cercando sul campo i testimoni con cui dialogare, provando a lavorare, almeno in parte, all’interno di un unico nucleo famigliare, o di una stessa comunità di origine, di scegliere un quartiere simbolo, o ancora di individuare persone che abbiano percorso la stessa rotta.
Si cercheranno testimonianze tra tre generazioni: i “pioneri”, arrivati in Italia da venti o trenta anni; le madri, per avere un punto di vista femminile portatore di esperienze e di un’identità formatasi a metà tra il paese di origine e l’Italia; i giovani minori, che in Italia sono cresciuti o stanno crescendo.

Il filmato conclusivo realizzato dai partecipanti al workshop sarà proiettato nel corso di una manifestazione dedicata che avrà luogo presso la Casa del Cinema di Roma.

«Il video è un linguaggio che ti consente di concentrare e veicolare messaggi con immediatezza e forza. Nel raccontare il fenomeno migratorio però, è determinante l’approccio con il quale lo si fa.
Durante il nostro workshop cerchiamo di mettere in discussione proprio questo, di porci dei quesiti su cose date per scontate, per far emergere stereotipi e posizioni che tutti noi abbiamo preso senza rendercene conto.
Il termine migrante non è di per sé identitario; si rischia di schiacciare tutte le esperienze, il passato, i legami di una persona sotto a un fatto, la migrazione, che ha una durata specifica e limitata nel tempo.»

- Paolo Martino

 

http://www.casadelcinema.it/?event=roma-la-citta-dei-migranti-tre-generazioni-un-racconto

© 2018 Paolo Martino

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